L’emergenza COVID porta alla luce
una delle piaghe che affligge la nostra professione già da troppo tempo e cioè
l uso spropositato di professionisti in regime libero professionale ( false
partite Iva) i quali si ritrovano a subire gli oneri tipici del regime
subordinato senza godere dei diritti da lavoro subordinato, quale ad esempio
percepire lo stipendio in regime di quarantena.
Riceviamo un appello accorato di
una nostra collega che, risultata positiva al Covid 19, è stata posta in
quarantena dalla azienda privata convenzionata dove presta, da anni, servizio
come Libera Professionista (falsa partita iva).
Non ci addentreremo nei meandri
delle (FALSE PARTITA IVA) argomento trito e ritrito, che ci ha visto
protagonisti in molte occasioni ove, questo sindacato di categoria (SPIF AR),
si è fatto carico di risolvere molte questioni chiedendo e facendo assumere
molti dei nostri colleghi.
Orbene la collega, esponendoci il
suo problema, ha fatto riemergere nelle nostre coscienze professionali e nel
ruolo di sindacato, il tema delle False Partita Iva, oggi aggravato
dall’incessante aumento dei casi di Covid e che potrebbe interessare,
nell’immediato futuro, molti altri nostri colleghi.
Premesso che è corretto, porre in
“quarantena” il professionista sanitario risultato positivo al tampone,
riteniamo ingiustificato, invece, che nessuno si faccia carico della
situazione, ponendo la collega in uno stato di: mancato lavoro = mancato
guadagno.
Non essendo materia diretta delle
competenze sindacali, in quanto trattasi di rapporto “libero professionale”, è
nostro dovere investire tutte le Istituzioni Governative, l’ordine di cui
facciamo parte e la Commissione d’Albo Nazionale, affinché si inizino a creare
le basi per smantellare il grande capitolo delle FALSE PARTITA IVA.
Ci facciamo promotori di questa
azione; invieremo nei prossimi giorni una nota ufficiale alla Commissione d’Albo Nazionale,
auspicandoci di ricevere man forte dai nostri colleghi e colleghe,
rappresentanti della stessa commissione a cui auguriamo, considerato il loro
neo insediamento, buon lavoro sia nelle scelte politiche che professionali.
La Segreteria Nazionale Spif Ar
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