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Visualizzazione dei post da marzo, 2017

Lo Spif ar Sicilia in azione

  Il segretario Regionale,  dott. Francesco Locicero , ha incontrato il deputato Regionale  onorevole Giancarlo Cancelleri  per esporre le problematiche che affliggono la nostra professione: dalle false partite iva, alla lotta all’ abusivismo e per ultimo, non come importanza, l’accreditamento diretto dei laureati nelle professioni Sanitarie dell’Area Riabilitativa. A tal proposito, ha presentato all’Onorevole, l’emendamento da inserire sul Ddl concorrenza in discussione al senato della Repubblica. Inoltre è stato chiesto, così come ribadito al Ministro della Salute B. Lorenzin ed ai Parlamentari della Camera, dì far stralciare l’emendamento o meglio, gli emendamenti presentati dalla Senatrice De Biasi, (Osteopatia e Chiropratica) e, portare avanti il ddl sul riordino delle professioni sanitarie. Il Segretario Regionale Spif Ar Dott. Francesco Locicero

False Partite IVA: la presunzione di subordinazione

  La scorciatoia scelta da tanti datori di lavoro (Centri privati, Cooperative, ecc..) per sottrarsi ai costi dei contratti stabili, continuando a fare ricorso ai rapporti di lavoro con Partita Iva, ha suscitato nell’ultimo semestre, nei dirigenti Spif Ar, un particolare interesse che, attraverso una mappatura del territorio, ha messo in evidenza che, nonostante le norme insistenti, si continua a fare ricorso alle così dette “ FALSE PARTITA IVA”. Orbene, nei mesi antecedenti a tale mappatura ed a seguito di segnalazioni pervenute alla nostra segreteria, quando eravamo sul punto di “agire”, vuoi per “terrorismo psicologico” (da parte del datore di lavoro), vuoi per la paura di perdere il posto di lavoro, eravamo indotti, dagli stessi lavoratori (giustamente impauriti) di abbandonare ogni idea e relativa azione di rivalsa dei diritti. Comprendendo meglio suddetti meccanismi e, nell’ottica di evitare qualsiasi compromissione personale/professionale degli “addetti ai lavori” cioè dei nostr

False Partite IVA: la presunzione di subordinazione

  La scorciatoia scelta da tanti datori di lavoro (Centri privati, Cooperative, ecc..) per sottrarsi ai costi dei contratti stabili, continuando a fare ricorso ai rapporti di lavoro con Partita Iva, ha suscitato nell’ultimo semestre, nei dirigenti Spif Ar, un particolare interesse che, attraverso una mappatura del territorio, ha messo in evidenza che, nonostante le norme insistenti, si continua a fare ricorso alle così dette “ FALSE PARTITA IVA”. Orbene, nei mesi antecedenti a tale mappatura ed a seguito di segnalazioni pervenute alla nostra segreteria, quando eravamo sul punto di “agire”, vuoi per “terrorismo psicologico” (da parte del datore di lavoro), vuoi per la paura di perdere il posto di lavoro, eravamo indotti, dagli stessi lavoratori (giustamente impauriti) di abbandonare ogni idea e relativa azione di rivalsa dei diritti. Comprendendo meglio suddetti meccanismi e, nell’ottica di evitare qualsiasi compromissione personale/professionale degli “addetti ai lavori” cioè dei nostr