Giorno 20 novembre, è in discussione l'emendamento del Movimento 5 stelle, che riguarda la presunta sanatoria. Lo Spif Ar, avendo avuto sentori che la situazione possa riguardare anche altre professioni non sanitarie, ha inviato in data 18/11/2018, la nota riportata di seguito:
Ai Capi gruppo della Camera del Movimento 5 Stelle e della Lega
Gentili Onorevoli,
La XVIII Legislatura faceva prevedere con il Governo del cambiamento , una fase nuova di pensare e fare politica in completa discontinuità dai precedenti Governi. Invece ci stiamo rendendo conto che viviamo ancora in un’Italia, il Bel Paese, forse restia a sdradicare fenomeni estremamente pervasivi nel merito del “sanare”. Infatti abbiamo appreso , con nostro grande rammarico, di questo “ famigerato Emendamento”, l’articolo aggiuntivo 41-bis che, ricordiamo, non ha nulla a che vedere con quello che comunemente, in ambito penitenziario è denominato “carcere duro”, al DDL 1334 C. Lo stesso “vorrebbe” intervenire sulla legge Lorenzin in tema di professioni Sanitarie proponendo, una sanatoria che “vedrebbe” non soltanto chi, non avendo i titoli e la relativa “equivalenza” alle professioni Sanitarie legittimate, di potere essere esentati dall’iscrizione all’albo e , come aggravante, la possibilità pertanto di esercitare a costo 0, nonché il mancato obbligo del rispettare il Codice Deontologico previsto per ogni Professione Sanitaria, di cui ne pagherebbero le conseguenze tutti i cittadini e l’intera collettività. Ancora più grave appare “l’inconsapevolezza” degli Onorevoli firmatari dell’inammissibilità dell’Emendamento in virtù dell’art. 121, comma 5 del Regolamento della Camera dei Deputati.
Il comma 2 dell’art. 4 della L. 42/99 prevedeva che, i possessori di un titolo “abilitante”, avrebbero dovuto accedere al percorso di “equivalenza” per potere esercitare. Se molti possessori di titoli validi, non hanno ritenuto utile accedere al percorso de quo, ritenendolo “superfluo”, non possono essere, oggi, sanati da un emendamento che risulterebbe essere totalmente estraneo ad una legge di bilancio e lontano da quei canoni di costituzionalità.
Se rimaneva qualche dubbio che si possa trattare anche di una “ sanatoria massiva”, lo stesso viene fugato dai molteplici ringraziamenti da parte di MFT post ‘99 rivolti alla Presidente della XII Commissione Affari Sociali On. Lorefice nei post apparsi su QS nel merito dell’articolo pubblicato il 16 novembre 2018 , in cui l’Onorevole difende l’Emendamento di cui è prima firmataria adducendo alla tutela dei lavoratori che sono a rischio di licenziamento. Risulta alla scrivente O.S. che la quasi totalità , per non dire Tutti lavorino in regime autonomo e pertanto nessun licenziamento sarebbe possibile. Una minoranza risulta dipendente, sicuramente non in Strutture Pubbliche , ma in quelle del privato convenzionato e, aggiungiamo noi, in maniera del tutto illegittima, grazie anche ai mancati/precari controlli da parte delle ASL competenti per territorio, fenomeno denunciato da svariati anni dalla scrivente, congiuntamente all’utilizzo di queste Strutture, di professionisti con l’utilizzo delle cd “ false P.IVA.
Che prevalga il “buon senso”, declinato nelle buone prassi parlamentari e legislative vincolate dai principi costituzionali , di tutti parlamentari e dei nostri politici del cambiamento. Le nostre azioni si attivano sempre per il rispetto di quei presupposti di legalità e rispetto delle regole , e questo ne è il caso, rimanendo fiduciosi di quella politica onesta di cui ogni cittadino vorrebbe nutrirsi.
L’intenzione di sanare anche altre professioni che non rientrano nel novero delle professioni sanitarie appare oramai manifesta e , per quello che ci riguarda, delle professioni sanitarie dell’area riabilitativa. A tutela dei Professionisti legittimati ad esercitare , insiste l’azione della mobilitazione e, questa volta sarebbe massiva, minando così la credibilità di questo Governo.
In attesa di riscontro è gradita l’occasione per porgere distinti saluti.
Il Segretario Nazionale Il Vice Segretario Nazionale
Dott. Antonio Cartisano Dott. R. Ferrara
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