Con questa lettera desidero ringraziare di cuore tutte la persone dello Spif che mi sono state vicine e mi hanno aiutato a superare un momento della mia vita lavorativa per me molto complicato.
Come è stato scritto in una news che, nei giorni scorsi lo Spif ha pubblicato dal titolo “Quando il Sindacato scende in campo”, la sottoscritta, in un giorno pre-festivo (14 Agosto), ha ricevuto dal proprio datore di lavoro una contestazione disciplinare ove mi si contestava l'indebito utilizzo dei permessi di cui alla legge 104/92, e veniva paventato, in maniera abbastanza esplicita, un possibile licenziamento oltrechè l'azienda si riservava di informare gli enti competenti delle mie condotte, avendo esse rilevanza anche penale.
Al di là del fatto che sfido chiunque, pur sapendo che tutti gli eventi descritti nella contestazione non corrispondessero al vero, a mantenere la lucidità e la freddezza che necessariamente occorrono in queste situazioni per poterle affrontare, a trovare un ufficio di un sindacato che risponda al telefono a Ferragosto, dato che, compresi i festivi, la normativa prevede che il dipendente faccia pervenire le proprie controdeduzioni entro 5 giorni.
Per questo motivo, innanzitutto, mi sento di voler ringraziare in particolar modo, oltre al Presidente, dott. Antonio Cartisano, sempre disponibile e cortese, anche la Segreteria organizzativa dello Spif Ar, il nostro nuovo eletto Vice Segretario Nazionale Dott. Ferrara e tutti i dirigenti i quali non solo mi hanno prontamente supportato dal punto di vista sindacale, ma anche umanamente sotto il profilo psicologico fino all'audizione verbalizzata che si è svolta dopo un mese con la presenza del dott. Ferrara.
Vorrei, inoltre, ringraziare la dott.ssa Spina dello studio legale Ambra di Catania che si è resa disponibile fin da subito per la consulenza e il supporto legale, anch'ella una persona eccezionale non solo dal punto di vista tecnico-professionale.
E poiché la sottoscritta per sua natura ama rinvenire l'aspetto positivo anche nelle situazioni avverse, allora posso dire, senza alcun dubbio, che questo episodio è sicuramente servito a farmi comprendere che la fiducia in questo Grande Sindacato era stata ben riposta.
Infine, permettetemi di fare ciò che avrebbero dovuto fare coloro che sono stati causa di sofferenza per le persone a me care, ovvero di scusarmi con esse per la violazione subita prima e per il dispiacere subito dopo nel constatare che venivo ingiustamante calunniata e accusata di falsità.
….e la verità disse alla falsità...”Tu potrai anche anticiparmi, ma io ti raggiungerò sempre”.
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