Passa ai contenuti principali

Lo Spif Ar chiede un incontro urgente con l'Assessore Razza

 


Egregio Assessore Razza Avv. Ruggero,

 

Nello spirito e nella logica della cooperazione inter istituzionale e tenuto conto del disagio espressoLe con nota protocollo DF/0211.21 del 2 novembre u.s. (che ad ogni buon fine si allega);

1.         considerata la grande sofferenza oggettiva, a livello operativo/organizzativo de quo;

2.         accertato che l’Utenza reclama giustamente ormai da quasi un mese, assieme ai rappresentati colleghi professionisti sanitari della Riabilitazione operanti nel territorio di Palermo e Catania, la definizione del problema non è più rinviabile;

3.         considerata la supposta volontà, da parte di centinaia di colleghi, di manifestare il proprio disagio anche attraverso una legittima protesta davanti l’Assessorato alla Salute e la Presidenza della Regione Siciliana;

4.         Appurato che il servizio che i nostri colleghi svolgono nelle Province di Palermo, Catania ed anche negli altri Capoluoghi della Regione Sicilia, a favore delle persone fragili, merita la Sua giusta e doverosa attenzione.

 Questa O.S., con il fine precipuo di contribuire ad una immediata soluzione del problema e con la piena convinzione che occorre individuare interventi concreti e condivisi, partendo dalla considerazione dei rischi già instaurati, con l’enorme disagio venutosi a creare, attraverso l’interruzione dei servizi offerti, che ricadono inevitabilmente sulle persone bisognose di Cure Riabilitative, 

è a reiterare la richiesta di avere  un incontro urgente con la S.V.

 

Sicuri di ricevere pronta adesione e ringraziando anticipatamente, si rimane in attesa di cortese riscontro e si porgono distinti saluti.

 

Il Segretario nazionale Spif AR                                       Il Segretario regione Sicilia Spif AR


Dott. Roberto V. Ferrara                                                              Dott. Francesco C. Locicero                                                                           

Commenti

Post popolari in questo blog

La Cassazione ribadisce: modifiche all’orario di lavoro devono essere concordate con il dipendente

  La Corte di Cassazione, con la recente ordinanza n. 28862/2023 del 18 ottobre 2023, ha posto chiarezza sulla questione delle variazioni dell’orario di lavoro, sottolineando che queste devono essere concordate con il lavoratore e non possono essere imposte unilateralmente dal datore di lavoro. Il caso che ha portato a questa decisione è stato quello di un lavoratore che aveva chiesto al Tribunale un decreto ingiuntivo per il pagamento della differenza di retribuzione tra un presunto lavoro full time e le ore effettivamente svolte, parametrate su 72 ore di lavoro. La società, a sua volta, aveva proposto opposizione sostenendo l’esistenza di un rapporto di lavoro part time, mentre il dipendente aveva richiesto l’accertamento dell’esistenza di un rapporto a tempo pieno. Il Giudice di prima istanza aveva dichiarato la sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato a tempo pieno, condannando la società al pagamento delle differenze retributive. Tuttavia, in sede di gravame, la Corte terr

Sanità privata. Fp Cgil: “Confermata condanna a Nostra famiglia, ora applicare contratto”

    La sentenza , potrebbe dare il via,  a possibili adeguamenti applicativi del CCNL Rsa/CdR , nelle Strutture , dove L'Ente  ha provveduto alla modifica , in via unilaterale .  Spif Ar,  pensa che , dette modalità siano presenti in molte strutture nel panorama italiano e, per la difesa del diritto, la nostra O.S. metterà in campo tutte le competenze e risorse disponibili , a seguito di " Segnalazioni ", con azioni,  laddove, i colleghi, dipendenti,  intravedono l'eventuale difformità contrattuale. La Segreteria Nazionale. Leggi l'articolo su Q.S.

Fatti e non parole

  Il 01 marzo c.a. è stato depositato alla camera, la proposta di legge "Modifiche al decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e altre disposizioni in materia di riconoscimento della figura professionale del fisioterapista di famiglia nonché di assistenza fisioterapica domiciliare" (932). Un passo importante al riconoscimento della Professione , in termini di autonomia , riconoscimento professionale e, un buon viatico, per l'accreditamento diretto sotto tutti i profili, compreso quello degli STUDI PROFESSIONALI. Si allega quanto pubblicato sul sito Camera .