Passa ai contenuti principali

Plauso alla Commissione Bilancio del Senato per approvazione sub emendamento 55.0.2000/4

 


Gentile Direttore,


 
Dalle pagine del suo quotidiano apprendo,  con mio enorme entusiasmo, dell’approvazione del sub emendamento55.0.2000/4 a quello dei Relatori , 55.0.2000 che ha esteso il termine temporale  per la stabilizzazione del personale precario , al 31.12.2019 ,rispetto al termine fissato dal Dlg. 75/17 (Madia) che fissava al 31.12.2017 il requisito dei tre anni di servizio per accedere alla conseguente stabilizzazione.  La scrivente , in linea con altre OO.SS. , si era adoperata , con azioni interlocutorie rivolte a diversi onorevoli, di estendere il termine al 31.12.2020, al fine di ampliare  la platea anche a coloro che, in atto,  svolgono l’attività lavorativa attraverso contratti flessibili, ma impossibilitati a poter maturare il requisito dei tre anni di servizio a tale data. Penso che i motivi di tale scelta siano molteplici, uno tra tanti il rispetto di norme gerarchicamente superiori, ovvero la percentuale stabilita dal Dlg.165/01   per l’accesso dall’esterno, principio assolutamente condiviso. Ci giunge notizia di svariate realtà locali, che molti lavoratori non raggiungerebbero tale requisito per soli 15 giorni essendo stati immessi in servizio il 16.01.2017 e che pertanto le Amministrazioni non riconoscerebbero la maturazione dei  tre anni alla data del 31.12.2019. Molti, tra questi lavoratori, appartengono all’Area Riabilitativa , di cui la scrivente li rappresenta, rappresentando che , a parere di Spif Ar , per norme vigenti , la frazione superiore ai 15 giorni è considerata mese intero e pertanto si raggiungerebbero i 36 mesi di servizio. Rappresento altresì che insiste sempre la possibilità di ricorrere in giudizio per far valere il diritto che, per prassi consolidata, la competenza rimane in capo al Giudice del Lavoro competente per territorio e non del TAR Regionale (Sentenza TAR Sicilia n. 02763 del 07.12.2019  ) stante il fatto che , pur trattandosi di procedure selettive, il rapporto di lavoro era già stato instaurato. Rimangono ancora in campo molte azioni da dover alimentare e sostenere, dall’approvazione dei DDL Sileri ( Senato) DDL De Vito ( Camera) nel merito della Libera Professione delle Professioni Sanitarie di cui alla L.251/00, dalla realizzazione dell’istituzione del Fisioterapista di Famiglia , dalla valorizzazione delle Professioni Sanitarie, declinate nel CCNL del Comparto 2016/2018, con l’attivazione  delle relative  U.O. in tutte le Aziende Sanitarie, distinte per Area Professionale, nel pieno  rispetto,  non solo della L.251/00, del DPCM  25 gennaio 2008 ( Regolamento concorsuale), del CCNL STPA vigente, ma del DPR 4 dicembre 2016 avente forza di legge, che ha superato le libere interpretazioni da parte delle Regioni in primis la Lombardia con l’istituzione dei SITRA,  contravvenendo illegittimamente alle norme nazionali. Non in ultimo,  la grande battaglia per il riconoscimento dell’indennità di esclusività , al pari dell’Area Dirigenziale, superando la palese disparità di trattamento, costituzionalmente tutelata. (Leggi l'articolo su Q.S.)

Il Segretario Nazionale Spif Ar
 
            Dott.Roberto V. Ferrara

Commenti

Post popolari in questo blog

Fatti e non parole

  Il 01 marzo c.a. è stato depositato alla camera, la proposta di legge "Modifiche al decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e altre disposizioni in materia di riconoscimento della figura professionale del fisioterapista di famiglia nonché di assistenza fisioterapica domiciliare" (932). Un passo importante al riconoscimento della Professione , in termini di autonomia , riconoscimento professionale e, un buon viatico, per l'accreditamento diretto sotto tutti i profili, compreso quello degli STUDI PROFESSIONALI. Si allega quanto pubblicato sul sito Camera .

Sanità privata. Fp Cgil: “Confermata condanna a Nostra famiglia, ora applicare contratto”

    La sentenza , potrebbe dare il via,  a possibili adeguamenti applicativi del CCNL Rsa/CdR , nelle Strutture , dove L'Ente  ha provveduto alla modifica , in via unilaterale .  Spif Ar,  pensa che , dette modalità siano presenti in molte strutture nel panorama italiano e, per la difesa del diritto, la nostra O.S. metterà in campo tutte le competenze e risorse disponibili , a seguito di " Segnalazioni ", con azioni,  laddove, i colleghi, dipendenti,  intravedono l'eventuale difformità contrattuale. La Segreteria Nazionale. Leggi l'articolo su Q.S.

RINNOVO CONTRATTO ARIS

 RINNOVO CONTRATTO  Sono passati ormai 2 anni da quando ARIS e AIOP si erano impegnate ad aprire un tavolo negoziale per il rinnovo dei contratti dei lavoratori privati delle RSA e dei centri di riabilitazione ex art. 26. Ad oggi purtroppo non si registra alcuna volontà da parte di queste due associazioni   datoriali, di giungere alla sottoscrizione del rinnovo di un contratto scaduto ormai da 10 anni. E’ UNA VERGOGNA,le retribuzioni dei professionisti della sanità privata sono ferme , ma il costo della vita è aumentato a causa della guerra in Ucraina e della pandemia ma ancor prima di questi due eventi le retribuzioni erano già assolutamente inadeguate. Questo silenzio delle due associazioni è ormai INACCETTABILE. Le promesse fatte dal Governo durante la fase di emergenza Covid sono andate tutte deluse. Per non parlare del fatto che nel frattempo i contratti della sanità pubblica sono stati rinnovati e questo aumenta sempre più quel divario economico con i professionisti del