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Rimborso delle quote versate dal dipendente per l’iscrizione all’albo professionale: Spif Ar si attiva!

 Il presente comunicato è rivolto a TUTTI I DIPENDENTI PUBBLICI CHE SVOLGONO L’ATTIVITÀ   DI   PROFESSIONISTA   NELLA   RIABILITAZIONE CON CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO IN REGIME DI ESCLUSIVITA’.


 

In ottemperanza alla legge 165/01, del parere espresso dal Consiglio di Stato il 23/02/2011
   nell’affare   678/10, nonché alla luce degli univoci orientamenti giurisprudenziali sia di legittimità (Cass. n. 7776/2015) che di merito (Tribunale di Pordenone sent. n. 604/2019), è possibile richiedere all’Amministrazione Sanitaria di appartenenza il rimborso delle quote versate dal dipendente per l’iscrizione all’albo professionale di competenza, iscrizione necessaria per lo svolgimento delle mansioni in regime di esclusività.
 
Lo SPIF A.R. mette a disposizione di tutti gli iscritti e senza alcun costo aggiuntivo l’assistenza legale necessaria ad ottenere il rimborso di cui sopra, assicurando la proposizione di tutte le opportune iniziative legali nell’ipotesi in cui tali somme non venissero restituite dall’amministrazione pubblica.
 
Il primo step consisterà nell’inoltro di una lettera di diffida e messa in mora all’Amministrazione interessata, concedendo alla stessa un termine non inferiore a 15 giorni per procedere al rimborso delle quote. Qualora la diffida dovesse rimanere priva di riscontro o l’Amministrazione dovesse rispondere negativamente alla richiesta formulata, si procederà alla presentazione di un ricorso innanzi al Tribunale – sezione Lavoro – competente per territorio, con il quale si chiederà di accertare e dichiarare la sussistenza del diritto al rimborso della relativa tassa di iscrizione.
 
Si invitano, pertanto, tutti i colleghi non ancora iscritti, a prendere contatti con la Segreteria, la quale, oltre ad informare il dipendente di tutti i servizi offerti dallo Spif A.R., provvederà a fornire tutte le indicazioni necessarie per avanzare la richiesta di rimborso.

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