Passa ai contenuti principali

Ddl Lorenzin. “Facciamo squadra contro chi vuole usurpare il nostro ruolo”. L’appello dei fisioterapisti

 


Lo Spif Ar lancia l’appello ad Anep (educatori professionali), Aip (psicologi), Fli (logopedisti), Aifi (fisioterapisti), Aiorao (ortottisti), Anupi (psicomotricisti), Aiterp (tecnici riabilitazione psichiatrica) e Aito (terapisti occupazionali) e Conaps (Coordinamento Nazionale Associazioni Professioni Sanitarie) per “intraprendere un percorso collaborativo” mirato a “far rispettare le Leggi dello Stato”.

 LA LETTERA.



24 OTT - “Esprimiamo viva preoccupazione per una serie di problematiche e progetti che sono o in fase di discussione o in fase di realizzazione in questo periodo (Ddl Lorenzin) e che hanno delicati ed importantissimi riflessi sugli assetti organizzativi delle nostre Professioni, sulla tenuta e sull’efficienza del sistema Universitario, nonché per una serie di profili che hanno ricadute dirette ed indirette sui professionisti sanitari dell’area riabilitativa, riconosciuti dal Ministero della Salute. Si tratta di tematiche che, anche se apparentemente disomogenee, in realtà sono tutte legate da un unico filo conduttore e che richiedono necessariamente un rapido ed urgente confronto per conoscere al fine di valutare la possibilità di strategie ed impegni comuni”. Ad affermarlo è il Sindacato Professionale Italiano Fisioterapisti Area Riabilitativa (Spif Ar)
.
Per arginare questi pericoli, lo Spif Ar ha scritto a tutte le Associazioni rappresentative delle professioni sanitarie dell’Area Riabilitativa riconosciute dal Ministero della Salute (Anep, Aip, Fli, Aifi, Aiorao, Anupi, Aiterp e Aito) e, contestualmente, al Conaps (Coordinamento Nazionale Associazioni Professioni Sanitarie) chiedendo un incontro urgente al fine di “intraprendere un percorso collaborativo” e “far rispettare le Leggi dello Stato”.

Per lo Spif Ar il “preoccupante” scenario appena descritto si inserisce, peraltro, “in un contesto più minaccioso per la nostra professionalità, con il tentativo di depotenziare il valore della Legge 251 e della Legge 42/99, subordinandole alla normativa sull’abuso della professione medica”.

“Crediamo necessario – conclude lo Spif Ar - fare partire una forte iniziativa che possa coinvolgere tutte le Professioni Sanitarie”.

Commenti

Post popolari in questo blog

La Cassazione ribadisce: modifiche all’orario di lavoro devono essere concordate con il dipendente

  La Corte di Cassazione, con la recente ordinanza n. 28862/2023 del 18 ottobre 2023, ha posto chiarezza sulla questione delle variazioni dell’orario di lavoro, sottolineando che queste devono essere concordate con il lavoratore e non possono essere imposte unilateralmente dal datore di lavoro. Il caso che ha portato a questa decisione è stato quello di un lavoratore che aveva chiesto al Tribunale un decreto ingiuntivo per il pagamento della differenza di retribuzione tra un presunto lavoro full time e le ore effettivamente svolte, parametrate su 72 ore di lavoro. La società, a sua volta, aveva proposto opposizione sostenendo l’esistenza di un rapporto di lavoro part time, mentre il dipendente aveva richiesto l’accertamento dell’esistenza di un rapporto a tempo pieno. Il Giudice di prima istanza aveva dichiarato la sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato a tempo pieno, condannando la società al pagamento delle differenze retributive. Tuttavia, in sede di gravame, la Corte ...

Sanità privata. Fp Cgil: “Confermata condanna a Nostra famiglia, ora applicare contratto”

    La sentenza , potrebbe dare il via,  a possibili adeguamenti applicativi del CCNL Rsa/CdR , nelle Strutture , dove L'Ente  ha provveduto alla modifica , in via unilaterale .  Spif Ar,  pensa che , dette modalità siano presenti in molte strutture nel panorama italiano e, per la difesa del diritto, la nostra O.S. metterà in campo tutte le competenze e risorse disponibili , a seguito di " Segnalazioni ", con azioni,  laddove, i colleghi, dipendenti,  intravedono l'eventuale difformità contrattuale. La Segreteria Nazionale. Leggi l'articolo su Q.S.

Visite fiscali, “gli orari differenti fra pubblico e privato sono incostituzionali”. La sentenza del Tar

  Il Tribunale amministrativo del Lazio ha dato ragione al ricorso presentato dal sindacato Uilpa della polizia penitenziaria sui congedi per malattia. Roma, 4 novembre 2023 – La differenza fra gli  orari delle visite fiscali  tra  dipendenti pubblici e privati è incostituzionale . A dirlo è il  Tar del Lazio  in seguito a un ricorso avanzato sulla materia dalla  Uilpa Pp , il sindacato della polizia penitenziaria. Secondo  il tribunale amministrativo  infatti la fascia per i controlli per i dipendenti in  malattia , prevista nel  settore pubblico  (dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18, con obbligo di reperibilità anche nei giorni non lavorativi e festivi) contro quella del  settore privato  (dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, senza riferimenti a festivi e giorni non lavorativo) “ha determinato una disparità di trattamento del tutto ingiustificata fra i dipendenti pubblici e quelli del settore privato”. La senten...