La denuncia del sindacato Spif Ar: “I fisioterapisti si trovano a lavorare per una paga lorda ad accesso di 35 minuti più spostamento (12-15’) di 7,50 euro. Se da tale paga si detraggono le tasse, le spese per gli spostamenti, obbligo di copertura assicurativa, è molto semplice e facile calcolare che tali lavoratori percepiscano meno di 3 euro ad accesso”.
“I fisioterapisti della Asl di Salerno si trovano a lavorare al servizio Adi (Assistenza Domiciliare Integrata) per una paga lorda ad accesso di 35 minuti più spostamento (12-15’) di 7,50 euro. Se da tale paga si detraggono le tasse, le spese per gli spostamenti (benzina, usura e spese gestione mezzo, tariffe parcheggi), obbligo di copertura assicurativa, è molto semplice e facile calcolare che tali lavoratori percepiscano meno di 3 euro ad accesso”.
È la denuncia del Sindacato Professionale Italiano Fisioterapisti E Area Riabilitativa (Spif Ar).
Il servizio, illustra il sindacato, è stato affidato in gestione a “Magaldi Life Spa, società che […] contravviene, con la complicità o quantomeno cecità dei funzionari dell’Asl, a tutte le normative vigenti ed in particolar modo a quanto previsto dalla legge Monti-Fornero sulle false Partite Iva, ed a quanto previsto dalla Sentenza della Cassazione del 9 Aprile 2014, n. 8364 che determina i parametri per stabilire il riconoscimento del lavoro subordinato per i Fisioterapisti”.
Spif Ar attribuisce il livello retributivo adottato a Salerno al fatto che “non si tiene in considerazione la particolare specificità del servizio in essere, destinato a soggetti deboli. Si affidano tali servizi con la logica del massimo ribasso e proprio per verificare tali affidamenti chiediamo l’intervento dell’Autorità Nazionale Anticorruzione”.
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